PINAMARE
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PINAMARE
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Annuncio pubblicitario da una guida turistica andorese del 1959
La località Pinamare viene “inventata” dal punto di vista insediativo all’interno di una zona di pineta boscosa affacciata sul mare, negli anni ’50 del Novecento, grazie alla maestria progettuale dell’Arch. Sergio J. Hutter.
Nel periodo tra il 1958 e il 1972, Hutter realizza quattro interventi che determinano lo sviluppo di quella che sarà la zona residenziale collinare più estensiva sul fronte costiero andorese e meglio inserita nella vegetazione circostante.
Si tratta del Condominio San Martino, un piccolo centro commerciale (Rocce di Pinamare), il Residence di Pinamare o di Costamarina e la Villa Tealdo.
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Il condominio San Martino di Pinamare (1958 - 1963) comprende quattro unità residenziali, sviluppate su un’area degradante esposta a sud, verso il mare, delimitata a valle dalla strada Statale Aurelia.
L’edificio si sviluppa su varie quote, adattandosi e inserendosi nel declivio del terreno circostante, armonizzandosi con l’andamento dei terrazzamenti tipici locali, garantendo spazi esterni esclusivi, verde circostante e affaccio libero sul mare.
L’inserimento viene migliorato dalle coperture piane erbose, dall’utilizzo di pietra locale calcarea a spacco e da piantumazione con alberature e arbusti tipici della macchia mediterranea.
Inoltre, vengono studiati e realizzati particolari architettonici mensolari a sbalzo che compartecipano alla decorazione esterna e alla funzionalità di particolare filtro della luce solare verso gli interni.
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Il piccolo centro commerciale (1960 – 1962), successivamente modificato e trasformato, si riconduce al ristorante (1960, ampliato successivamente), ridottamente visibile sia dal mare che dalla strada, incastonato nel terreno degradante e rivestito in pietra locale.
Vi si accede dal soprastante parcheggio, mediante scalinate immerse nella vegetazione circostante e ad un livello inferiore si trova il bar (1960), che ne ripete le caratteristiche architettoniche e insediative, con una terrazza a livello e balconcini a forma di petalo affacciati sul mare.
A livello spiaggia viene realizzato lo stabilimento balneare (Rocce di Pinamare, 1960 -1961), con profilo curvilineo a riprendere l’andamento costiero.
I volumi sono caratterizzati dall’utilizzo della pietra locale, lavorata da maestranze provenienti da Morgex (Valle d’Aosta), specializzate nella lavorazione a spacco e nella posa in opera a secco tradizionale.
L’intero intervento progettuale del complesso ottenne il riconoscimento del premio Inarch Liguria 1960.
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Il Residence Pinamare (1969 - 1972) viene realizzato in una verde conca collinare costiera, esposta a sud.
La concentrazione volumetrica è studiata per rispettare l’inserimento nel contesto territoriale degradante, pur contemplando dimensioni insediative e volumetriche accentuate.
La soluzione prevede un complesso di 76 unità immobiliari, articolato in tre settori a terrazzi degradanti, convergenti in un centro che costituisce uno spazio comune, immerso nel verde, dotato di ristorante, piscina e autorimesse interrate.
Le coperture piane costituiscono il terrazzo a verde del piano soprastante.
Vengono utilizzati materiali economici come legno trattato, pannelli prefabbricati per le delimitazioni degli spazi privati esterni e grandi vasi in fibrocemento costituenti i parapetti delle terrazze.
Il collegamento verticale tra i vari piani/livelli è realizzato mediante scalinate esterne e un ascensore inclinato a cremagliera.
Il residence è collegato al sottostante stabilimento balneare (Rocce di Pinamare) attraverso un passaggio pedonale sotterraneo, passante sotto il sedime della via Aurelia.
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La Villa Tealdo (1972 - 1973), realizzata in una posizione collinare costiera, immersa nella pineta e che si affaccia sul golfo.
L’edificio ha struttura in cemento armato a vista, con copertura a verde praticabile.
Il fronte principale è caratterizzato da ampie vetrate.
La piscina è parzialmente scavata nella roccia.
Per il movimento dei volumi, le forme e le caratteristiche architettoniche, l’edificio si presenta con particolarità tipiche con assonanze wrigthiane.
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