CHIESA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
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CHIESA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
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Dalla fine del 1957, su progetto dell’Arch Felice BALLEI, approvato nell’ottobre dello stesso anno, viene realizzata la chiesa provvisoria: uno spazio chiuso rettangolare, con zona altare rialzata, retrostante sacrestia comunicante ed adiacente casa canonica.
Tale edificio è destinato alle funzioni celebrative, in attesa della Chiesa vera e propria che è già in fase di studio progettuale.
Tale edificio è destinato alle funzioni celebrative, in attesa della Chiesa vera e propria che è già in fase di studio progettuale.
CHIESA PROVVISORIA
Sopra: pianta, sezione e prospetto principale di progetto.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dall’Arch. Felice BALLEI e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO
Sopra: pianta, sezione e prospetto principale di progetto.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dall’Arch. Felice BALLEI e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO
Per quest’ultima si effettua uno studio progettuale piuttosto complesso che dura alcuni anni ed al quale sono interessati progettisti diversi: si passa dalla soluzione di una chiesa moderna piuttosto regolare ed architettonicamente “piatta” ad altra di edificio dotato di matronei, pulpito laterale rialzato e più navate, con area presbiteriale e coro a diversi livelli e forma volumica equiparabile alle vecchie cattedrali, seppure ridisegnata in stile moderno e di dimensioni decisamente più contenute.
Alla fine, viene sviluppata la soluzione studiata dagli Architetti Gianfranco FASANA e Beppe ABBATE, la quale rappresenta, dopo varie modifiche stilistiche ed architettoniche migliorative e/o di adattamento in corso d’opera, il progetto che verrà realizzato a partire dall’agosto 1960, periodo di approvazione del progetto redatto.
Alla fine, viene sviluppata la soluzione studiata dagli Architetti Gianfranco FASANA e Beppe ABBATE, la quale rappresenta, dopo varie modifiche stilistiche ed architettoniche migliorative e/o di adattamento in corso d’opera, il progetto che verrà realizzato a partire dall’agosto 1960, periodo di approvazione del progetto redatto.
Sopra in ordine a scendere: planimetria, sezione longitudinale, sezione trasversale, prospetto principale, prospetto laterale di progetto, schema materiali costruttivi.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dagli Architetti Gianfranco FASANA e Beppe ABBATE e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dagli Architetti Gianfranco FASANA e Beppe ABBATE e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO.
Nel progetto originario realizzato, viene indicata la possibile posizione di un futuro ed eventuale campanile, senza dettagliare oltre tale elemento architettonico.
La chiesa intitolata al Cuore Immacolato di Maria diventa la Chiesa Parrocchiale del nucleo centrale cittadino.
Nel 1961 arriva il crocefisso ligneo.
In seguito verranno approntate ed eseguite alcune modifiche estetico – funzionali, soprattutto caratterizzanti la scala esterna di accesso, la casa canonica ed il retro dell’edificio – chiesa.
In particolare la chiusura di un porticato e l’eliminazione dell’accesso secondario, nel periodo compreso tra gli anni 1978 ed il 1982.
Negli anni ’70 viene realizzata la costruzione del “Salone” – Opere Parrocchiali esterno, rispondendo in parte alle esigenze di una comunità che sta crescendo di numero in modo veloce ed in poco tempo.
Continuando con tale passo, presto si verifica la necessità di ampliamento e di completamento di una chiesa che, per la sua posizione centrale nel centro urbano della nuova cittadina, attira sempre più fedeli e diventa un polo determinante per il riferimento sociale e spirituale della collettività.
Nel 1988 si comincia a studiare come ampliare la chiesa, come allungarla e come abbellirla con un campanile: nel 1990 è pronto il progetto redatto dall’Architetto Eugenio ABRUZZINI di Roma.
Sopra: planimetria, sezione e prospetto principale di progetto.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dall’Architetto Eugenio ABRUZZINI e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dall’Architetto Eugenio ABRUZZINI e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO.
Nell’Agosto 1992, Don Giuseppe BAZZANO accetta il nuovo incarico di Vicario Foraneo ed arriva come parroco Don Rinaldo BERTONASCO e, con l’aria innovativa ed il coraggio apportati da quest’ultimo, si materializza la possibilità di effettuare un adeguamento della struttura esistente.
A fine gennaio 1993 inizia lo scavo e la costruzione delle fondazioni del campanile: dodici grossi pali di 80 cm di diametro, piantati fino alla profondità di 35 metri.
Alla metà di febbraio, unendo i 12 pali sotterranei in un’unica platea, viene fatta la base del campanile e si inizia la costruzione: entro maggio si raggiunge l’altezza della pensilina della chiesa (circa ml 7,50).
A dicembre 1993 si ricomincia: i cementi armati vengono conclusi ad aprile; poi inizia il rivestimento con le mattonelle (maggio - luglio).
Il giorno 3 luglio 1994 vengono solennemente benedette, dal Vescovo Mons. Mario Oliveri, le 5 campane fuse dalla Ditta “Trebino” di Uscio (GE):
1) in LA - bemolle (kg. 410), intitolata al CUORE IMMACOLATO DI MARIA - dedica: "LA COMUNITA' PARROCCHIALE: INSIEME... PER FARE ARMONIA" - immagini: Maria col Bambino e Maria Assunta in Cielo.
2) in SI - bemolle (kg. 295), intitolata a SAN GIUSEPPE - dedica: "CUSTODISCI E PROTEGGI LE NOSTRE FAMIGLIE" - immagini: San Giuseppe e Sacra Famiglia
3) in DO (kg. 205), intitolata a SANT'ANNA "a ricordo di Anna BAZZANO" - dedica: "DONA GIOIA E SAGGEZZA A TUTTI GLI ANZIANI" - immagini: Sant'Anna e Gesù Cristo Risorto
4) in RE - bemolle (kg. 170), intitolata a PAOLO SESTO "ricordando Ginia e Anna (Milano)" - dedica: "LA CHIESA, SEGNO DELL'AMORE DI DIO PER IL MONDO INTERO" - immagini: Paolo Sesto e Gesù Cristo Crocifisso
5) in MI - bemolle (kg. 120), intitolata ai SANTI ANGELI CUSTODI "a ricordo della famiglia Angelo Nebuloni (Parabiago)" - dedica: "GUIDATE I GIOVANI SULLE STRADE DEL SIGNORE" - immagini: S.S. Angeli Custodi e Gesù Bambino
Nello stesso mese viene posata la cuspide ricoperta in rame e, tra luglio e agosto viene messa in opera anche la scala in acciaio zincato.
Nel mese di settembre viene fatto l’impianto elettrico, che sarà collegato con l’illuminazione comunale.
Infine, la ditta “Trebino” mette in opera l’impianto di automatizzazione delle campane e l’orologio della torre.
Il campanile Torre civica, può essere visitato all’interno fino alla quota delle campane e le fessure laterali lasciano, fuoriuscire una luce notturna.
L’inaugurazione della Torre Campanaria e Civica avviene il giorno 24 settembre 1994, alla presenza del Vescovo, Mons. Mario Oliveri, del Sindaco, avv. Francesco Bruno, delle autorità civili e militari, dei parroci del Vicariato e di una vera moltitudine di parrocchiani: da tale momento il Campanile svolge la funzione di Torre Campanaria della parrocchia nonché di Torre civica, col suo orologio di giorno e la sua illuminazione di notte.
Successivamente, a partire dal mese di giugno del 2001, si effettua l’ampliamento ed il completamento dell’intera Chiesa.
Sopra: planimetria e prospetto principale.
Le riproduzioni grafiche sono riprese dagli elaborati progettuali redatti dall’Architetto Eugenio ABRUZZINI e fornite da Don Rinaldo BERTONASCO.
L’ampliamento dell’aula è stato previsto ai lati dell’area presbiteriale e sul fondo della navata come prolungamento della stessa ed esclude la possibilità di allargare la navata principale in quanto le strutture verticale esistenti lungo il perimetro dell’aula stessa impediscono la visione dell’altare dagli spazi laterali: un allargamento degli spazi laterali è stato comunque previsto nel progetto ma con funzione di disimpegno.
La ventilazione.naturale dell’aula viene incrementata del 200% con l’introduzione, nelle due nuove navate laterali di disimpegno, di una vetrata continua regolabile nelle aperture, posta alla quota di calpestio e perciò di agevole uso.
La ventilazione.naturale dell’aula viene incrementata del 200% con l’introduzione, nelle due nuove navate laterali di disimpegno, di una vetrata continua regolabile nelle aperture, posta alla quota di calpestio e perciò di agevole uso.
L’eliminazione delle “barriere architettoniche”, costituta sostanzialmente dai quindici gradini continui di accesso al piano della chiesa, è stata realizzata suddividendo l’unico ingresso in due ingressi, ai quali si accede sia da due scale, divise in due rampe tra loro ortogonali, che da una rampa pedonale curvilinea di pendenza non superiore all’8%.
La suddivisione delle rampe, con l’introduzione di un pianerottolo intermedio, rende meno faticosa la salita di chi utilizza le scale, mentre la rampa costituisce un percorso di ingresso gioioso e comunitario che si snoda all’interno del giardino.
Nella cappella destra del “transetto” nuovo, è stata prevista la realizzazione di un centro per la “riconciliazione” costituito da due piccoli ambienti che si affacciano nella cappella.
Nella facciata di mattoni risaltano il “rosone” vetrato e le vetrate a “mosaico” che proiettano, all’interno, una luce colorata, mentre finestroni “a pozzo creano illuminazione zenitale, per mezzo della loro copertura a cupola.
Complessivamente, gli interventi di adeguamento ed ampliamento hanno lasciato inalterati gli elementi celebrativi interni, quali l’altare e l’ambone, mentre sono stati modificati il posizionamento del crocefisso e il fonte battesimale.
Il significato di un intervento importante, come quello realizzato, deve essere lasciato con rispetto e gratitudine a chi lo ha concepito:
“L’attenzione e la delicatezza con la quale si sono lasciate inalterate le caratteristiche positive dello spazio interno attuale, è un atteggiamento di rispetto per la comunità che da tempo si riferisce a questo spazio architettonico. Roma. Maggio 1989
- EUGENIO ABRUZZINI ARCHITETTO”
- EUGENIO ABRUZZINI ARCHITETTO”
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